rivolgendosi a Massimo, «richiami i suoi uomini dal piano di sopra. E alzatevi pure, non siate ridicoli; tanto a terra o in piedi per noi non fa alcuna differenza».
Massimo capì che stava dicendo la verità e che non era il caso di compiere atti suicida... almeno non ancora. Si alzò lentamente e chiese ai colleghi di sopra di raggiungerlo abbassando le armi. «Che volete esattamente?», chiese.
«Vogliamo tutti i file e le carte relative alle ricerche di Giuseppe Liogi», rispose quello placidamente. «Poi vi uccideremo. Ma saremo rapidi e indolore se non ci creerete fastidi». E mentre parlava così, uno degli energumeni si mosse verso l'angolo computer e un altro fece un salto agghiacciante sfondando brutalmente il soffitto e scomparendo al piano di sopra.
Tutti furono presi dallo sgomento. Chiara urlò disperata: «Sara... noo... non toccate la mia bambina! ... Vi prego...», continuò
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