L'ologramma tridimensionale si ingrandì di tre o quattro volte mostrando la posizione della nave in basso a sinistra e quella della macchina poco più in alto del punto centrale. Dentro l'ologramma, era ben visibile anche la superficie del mare. Una linea luminosa partì dalla macchina tracciando la traiettoria scelta da Kitty, comprendente anche i cambi di velocità suggeriti, fino alla nave ormeggiata sul fondo.
«La rotta mi sta bene, Kitty», disse Marco. «Spegni le luci e prendi tu i comandi».
«Come desideri, Marco», obbedì Kitty.
Nessuno parlò negli istanti successivi. La suggestione di quel volo radente nella notte, quieto ma superbo dei suoi più di 400 km/h , sulla fierezza apparentemente inaccessibile di un mare libero e smisurato in cui fin dai tempi antichi correnti, mostri e flutti misteriosi si aggiravano indiscussi e inafferrabili, pronti a giudicare severamente chi osi o ambisca troppo: questa suggestione |