I soldati li fecero svoltare, poco più avanti, in uno dei cunicoli che si aprivano sulla destra. Camminarono per almeno un quarto d'ora, seguendo un percorso alquanto irregolare; e a tratti il cunicolo si allargava in piccoli antri e valli attraversate da fiumi sotterranei. Daniela fingeva indifferenza ma era ormai davvero spaventata. John fremeva; aveva la netta sensazione che qualcuno li stesse seguendo o controllando sempre più da vicino. E non era una sensazione piacevole: era come avere degli occhi o delle armi sconosciute puntate contro e in procinto di far fuoco. Luigi gli fece cenno di guardare avanti. Si intravedevano una luce rossa e dei movimenti anomali: come se qualcuno, o qualcosa, li stessa aspettando. E non sembrava proprio un comitato di accoglienza. John si innervosì ancora di più. Mancavano ormai solo poche decine di metri a quel presumibile punto di arrivo... o di fine. Che sarebbe successo lì? D'un tratto, si udì un rumore da dietro. I tre si girarono di scatto. Oltre ai quattro soldati, che avevano ora dei ghigni sinistri dipinti nei volti, c'erano tre esseri enormi e deformi…