«Piero non condivideva gli stessi timori e dubbi delle amiche: lui se ne stava lì, silenzioso e concentrato, a ripassare mentalmente i versi che avrebbe recitato la sera; e ogni tanto, quasi degustandoli con la lingua, si voltava fiero e orgoglioso verso uno o l'altro dei membri del gruppo, e gli pareva che il sole stesso si volgesse ad abbracciarli e a cullarli dolcemente come a volerne ungere le membra per le battaglie che avrebbero da lì a poco dovuto combattere. Angela gli parve allora come una dea greca, della guerra e della bellezza insieme, intenta coi suoi occhi penetranti e la sua mente fine sulla calma illusoria del paesaggio marino. E gli sembrò poi che il mare stesso entrasse in soggezione e ritirasse le proprie onde di fronte allo sguardo importante di Barbara e al piglio aggressivo di Alessandro che, in piedi, statuario, gli lanciava pietre contro a mo' di sfida facendole rimbalzare sulla superficie increspata. Ecco, perfino Sergio era taciturno, come un guerriero che si prepari alla lotta: dimentico per un momento dell'apparente superficialità e spensieratezza dietro cui abitualmente si nascondeva»
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