Barbara Occhiveri si avvicinò ad Angela, da dietro, con la sua andatura zoppicante e il suo fare malinconico:
«Gli passerà, non ti preoccupare», le disse.
«Non è solo lui», si sfogò garbatamente Angela. «Ti confesso che anch'io sono inquieta in questi giorni e non riesco a dormire bene. Questa notte ho rifatto anch'io quel sogno... in mare aperto... con quella farfalla che mi volteggiava attorno... Tu e Sergio state esagerando con questa storia. Tommaso manca a tutti da morire. Ma voi ci state facendo venire sensi di colpa e strani pensieri... Invece di aiutarci a dimenticare, ce lo fate sognare e rimpiangere sempre di più. In fondo, Marco ha ragione a evitarci in questo periodo. Non posso biasimarlo».
A Barbara non piaceva parlare molto. La sua disgrazia personale l'aveva resa attenta, introspettiva e silenziosa. Soprattutto, non parlava o discuteva mai quando pensava che non ci fosse un motivo abbastanza
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