«Marco», ansimò giunta a fianco della moto, «sei troppo in ritardo per dare uno strappo a una bella amica bionda?»
E non mentiva. Angela non solo era un'amica e non solo era bionda, ma era anche una gran bella ragazza di quindici anni a cui non mancavano i pretendenti.
«Dai, salta su, non perdere tempo», disse Marco sbrigativo. «E tieniti forte!»
Neanche a dirlo. In pochi secondi i due erano già di fronte al cancello del liceo classico G. Garibaldi: lui abbastanza calmo, anche se ancora di fretta, lei, un po' traballante, si chiedeva perché mai avesse chiesto a Marco quel passaggio. Il Garibaldi era stato la scuola di Tommaso, e Angela, ragazza dall'insolita capacità intellettuale e forza interiore, era stata non solo una delle sua compagne di classe ma anche una delle sue migliori amiche». |